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Bacio piemontese: la dolce tradizione della pasticceria italiana

Il Bacio Piemontese, dolce simbolo della tradizione italiana, unisce cioccolato, mandorle e nocciole. Le sue origini sono contese.

Fabio Molinari
Bacio piemontese: la dolce tradizione della pasticceria italiana

Il Bacio Piemontese, noto anche come Bacio di Dama, è un simbolo della pasticceria italiana, in particolare del Piemonte. Questo dolce, ispirato alla forma di due labbra protese per un bacio, unisce cioccolato, mandorle o nocciole in un abbraccio di sapori irresistibili. Le sue origini sono contese tra diverse città piemontesi, rendendolo un dolce tanto amato quanto dibattuto.

Le origini del Bacio Piemontese sono avvolte nel mistero e nella rivalità. La leggenda più diffusa vuole che il dolce sia nato alla corte dei Savoia a Torino, ma non ci sono documenti che confermino questa versione. Altre teorie suggeriscono che il Bacio di Dama sia nato più a sud, tra Novi Ligure e Tortona, due città che da decenni si contendono la primogenitura del dolce.

La disputa più accesa è tra Tortona e Novi Ligure. La Guida Touring del 1931, considerata il primo catalogo di tipicità italiane, menziona i baci esclusivamente a Novi Ligure, descrivendoli come una “specialità locale con mandorle, burro, zucchero, uova e farina profumati alla vaniglia“. Tuttavia, uno storico locale, il dottor Carlo Sterpone, ha scoperto che i baci di dama furono registrati come marchio dai fratelli Zanotti a Tortona nel 1890. Questo ha riaperto la questione, lasciando il dibattito aperto.

Le Varie Interpretazioni del Bacio Piemontese

Il Bacio Piemontese ha molte varianti, a seconda degli ingredienti e delle tradizioni locali. Alcuni preferiscono utilizzare le mandorle, mentre altri optano per le nocciole. Ad esempio, i Baci di Crea e quelli alessandrini di Gallina includono il cacao nell’impasto. A Nizza Monferrato, il Bacio di Nizza Monferrato combina nocciole Tonda Gentile e una ganache alla Barbera.

In Langa, il Bacio di Dama è diffuso in molte versioni, spesso prodotto dalle stesse aziende agricole che coltivano le nocciole. Anche se la ricetta originale prevede mandorle, molti pasticceri hanno sperimentato con ingredienti locali per creare nuove varianti del dolce.

Esistono anche dolci che portano il nome “bacio” ma sono diversi dal Bacio Piemontese tradizionale. Ad esempio, i Baci di Cherasco sono deliziosi cioccolatini, mentre i Baci di Dronero sono fatti con nocciola Piemonte e ricoperti di cioccolato fondente. I Baci di Neive e di Castagnito sono aromatizzati con Moscato e Barbaresco.

Baci Piemontesi nel Torinese e oltre

Nel Torinese, i Baci di Dama sono realizzati con mandorle e cioccolato. Altri esempi includono i Baci di Bersezio, farciti con crema di marron glacé, e i Baci di Bardonecchia e di Sauze. In Valle d’Aosta, i Baci di Cogne e i Baci di Nus utilizzano nocciole e noci rispettivamente.

Il Bacio Piemontese ha trovato casa anche in altre regioni italiane. A Verona, esistono i Baci di Romeo e Giulietta, simili al prototipo tortonese, mentre a Firenze il Bacione ha un guscio di pasta frolla con un ripieno di gianduia amaro e granella di nocciole. Anche Assisi ha il suo bacio, simile a un amaretto con mandorle, noci e nocciole.

Il Bacio Piemontese continua a rappresentare l’eccellenza della pasticceria italiana. La sua storia ricca e varia, le molteplici varianti regionali e la continua evoluzione delle ricette rendono questo dolce un’icona del Piemonte e dell’Italia. Indipendentemente dalla città di origine, ogni Bacio di Dama racconta una storia di tradizione, passione e innovazione.

Il Bacio Piemontese è molto più di un semplice dolce, è un simbolo di cultura, tradizione e creatività che continua a deliziare generazioni di amanti del cioccolato e delle nocciole, rendendo ogni morso un’esperienza indimenticabile.

Leggi l’articolo completo qui.

Articolo scritto da Fabio Molinari
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