Quanto e dove esportano Barbaresco e Barolo

I risultati di un’indagine condotta nei mesi scorsi dal Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani

Novembre 2021
Quanto e dove esportano Barbaresco e Barolo

Sono ancora gli Stati Uniti d’America il mercato più recettivo per le esportazioni di Barolo e Barbaresco con una percentuale sul totale delle vendite che raggiunge il 18,7% per il primo vino e il 19,0% per il secondo.

Questo è ciò che risulta da un’indagine condotta nei mesi scorsi dal Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani finalizzata a orientare in modo sempre più mirato le azioni promozionali in Italia e all’estero. Il primo posto in export attribuito alla destinazione americana è controbilanciato dal dato del mercato italiano, con il Barolo che destina alle vendite nazionali il 19,50% e il Barbaresco che ne orienta addirittura il 38,0%.

Da tempo gli osservatori di settore ritenevano che il mercato italiano continuasse a essere molto importante per il Barbaresco, ma pochi immaginavano con una tale percentuale. Un dato questo che attribuisce buona stabilità al mercato globale del Barbaresco, con le vendite domestiche che sono la risultanza di un’ottima identità di questo vino nel mercato interno. Quanto al Barolo, i dati confermano la supremazia dell’export rispetto alle vendite nazionali, ma tra gli addetti ai lavori c’era l’idea che l’incidenza estera fosse ancora maggiore.

Analizzando nel dettaglio i dati della tabella allegata, è evidente come rimanga sostanziale l’apporto dei cosiddetti mercati “tradizionali” quali Europa sia UE che extra UE, Stati Uniti, Canada e Giappone, vere e proprie destinazioni consolidate, nelle quali i Barolo e i Barbaresco sono da tempo conosciuti e, anno dopo anno, sempre più apprezzati e amati. Sono mercati questi con i quali il dialogo è più facile e, anche se gli incrementi futuri saranno percentualmente contenuti, continuano a riservare grandi soddisfazioni ai loro produttori.

Per contro, ci sono i mercati “nuovi”, soprattutto Asia e Oceania, dove le presenze dei due vini sono meno significative, ma dove le possibilità di incremento appaiono importanti, a patto che negli anni futuri si continui a dialogare e a lavorare.

Promesse non totalmente mantenute sembrano essere quelle dei paesi del Sud America, dove la presenza di Barolo e Barbaresco in questi anni non è cresciuta come ci si sarebbe aspettato. Evidentemente non è solo colpa dei nostri due vini e dei loro produttori, ma tali tendenze vanno viste anche alla luce della poca stabilità economica e delle frequenti crisi istituzionali che questi paesi hanno palesato negli ultimi decenni.

A questo punto, diventa strategico il lavoro che sarà sviluppato nei prossimi anni per continuare a potenziare la conoscenza di Barbaresco e Barolo sui vari mercati, senza privilegiare gli uni a scapito degli altri. Un primo banco di prova è all’orizzonte con due eventi di una certa portata: “Grandi Langhe” in programma alle OGR di Torino il 31 gennaio e il 1° febbraio 2022 e la nuova edizione di Barolo & Barbaresco World Opening prevista a Los Angeles i successivi 15 e 16 marzo.

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