Dopo la fondazione, Piemonte Land per molto tempo ha dedicato il suo impegno soprattutto alla promozione dei vini piemontesi, giocando un determinante ruolo di coordinamento tra gli organismi istituzionali diffusi sul territorio e i numerosi produttori che operano con le Doc e Docg.
Già l’ultima fase della precedente presidenza di Filippo Mobrici, esponente del mondo della Barbera d’Asti, aveva stimolato questo organismo a guardare al di là degli aspetti della promozione, per occuparsi anche di strategia e orientamento del settore. Lo aveva fatto nella fase post-Covid 19 in un dialogo stretto con l’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte e con il Ministero delle Politiche Agricole a livello Nazionale.
Alla nuova presidenza, a questo punto, si pone come interessante opportunità l’ampliamento delle competenze e delle iniziative, al fine di ragionare in modo integrato non solo sulle fasi operative della promozione, ma anche sulle scelte strategiche destinate a orientare gli anni futuri del vino piemontese, che – è bene ricordarlo – è legato in modo esclusivo all’istituto della Denominazione di Origine, dal momento che negli anni Novanta aveva deciso di accantonare l’ipotesi dei vini a Indicazione Geografica Tipica.
Dal punto di vista promozionale, alcuni momenti organizzativi attendono il nuovo Presidente e il suo Consiglio, come la gestione del padiglione Piemonte al Vinitaly di Verona e l’organizzazione di alcune missioni in paesi esteri, accanto a impegni minori di carattere soprattutto territoriale. Per quanto concerne la strategia di settore, saranno i numerosi impegni legati alla prossima vendemmia a richiedere le maggiori attenzioni.
Affiancheranno la presidenza di Matteo Ascheri i due vicepresidenti Filippo Mobrici e Paolo Ricagno, rispettivamente in rappresentanza del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e del Consorzio del Brachetto d’Acqui.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto da altri 9 componenti, ovvero Stefano Chiarlo (Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato), Andrea Ferrero (Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani), Andrea Fontana (Consorzio Nebbioli Alto Piemonte in rappresentanza dei consorzi di minore dimensione), Roberto Ghio (Consorzio del Gavi), Massimo Marasso e Stefano Ricagno (Consorzio dell’Asti Docg), Francesco Monchiero (Consorzio del Roero), Giulio Porzio e Davide Viglino (Vignaioli Piemontesi).