Le aziende alimentari “dimenticano” le informazioni sullo smaltimento

Mentre la maggioranza dei consumatori pagherebbero di più un prodotto dal packaging sostenibile

Novembre 2020
Le aziende alimentari “dimenticano” le informazioni sullo smaltimento

Sono i dati dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy che ci segnalano come appena il 6,2% dei prodotti food risulti avere un packaging totalmente riciclabile e 3 prodotti su 4 omettono di riportare informazioni per un corretto smaltimento, nonostante il peso delle confezioni di prodotti di largo consumo acquistate dagli Italiani nel 2019 arrivi quasi a 3 milioni di tonnellate.

Sulle confezioni pare prevalere una spasmodica ricerca dell’immagine, ma non ancora una volontà ambientale, nonostante un recente sondaggio pubblicato da Environmental Leader ci dica che ben il 74% dei consumatori sarebbe disposto a pagare di più per un prodotto dal confezionamento sostenibile.

Ampie prospettive, dunque, per un mercato globale delle confezioni eco-friendly che, secondo Food Packaging Forum, si prevede possa passare dagli attuali 174,7 a 249,5 miliardi di valore entro il 2025 (+42,8%).

Negli ultimi anni i principi per la ridefinizione di un sistema economico progettato per potersi rigenerare da solo garantendo il pieno rispetto dell’ambiente, sono usciti dal puro dibattito teorico per trasformarsi in atti concreti e in prassi consolidata, assumendo un nome di riferimento: economia circolare ovvero un modello di produzione e consumo che implica riciclo di materiali e prodotti che abbiano durata il più a lungo possibile.

Assunto come modello di riferimento dall’Unione Europea e tradotto nella strategia continentale 2019/2024 anche come contrasto al cambiamento climatico, impegna tutti – aziende e privati cittadini – a immaginare nuovi stili di vita e mettere in pratica comportamenti conseguenti.

Interpretare un’etichetta è spesso un’impresa ardua e dal fronte dei consumatori le perplessità aumentano quando si leggono le informazioni di base relative all’imballaggio.

Sempre secondo lo studio di Osservatorio Immagino di GS1 Italy i migliori comunicatori – attraverso le etichette – della riciclabilità dele confezioni appaiono il settore ortofrutticolo (43,7%), poi quello del freddo (41,5%), della drogheria alimentare (31,8%), del fresco (26,5%), della cura per la casa (24,3%) e delle carni (14,6%).

Per quanto riguarda i prodotti, una menzione particolare va attribuita alle acque minerali, con il 100% delle referenze dichiarate totalmente o largamente riciclabili in etichetta, seguite dai prodotti per la cura della casa (prodotti per detergenza, bucato e stoviglie).

Tra i prodotti con il minor grado di riciclabilità del packaging ci sono i preparati e i piatti pronti (41,2%), i prodotti da ricorrenza (30,7%) e i condimenti freschi (25,3%).

Con la crescita del packaging 100% riciclabile non potrà che crescere anche la consapevolezza dei consumatori.

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