In un’annata difficile la filiera del rifiuto regge e si rafforza

Il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) premia le realtà di punta della filiera del riciclo.

Ottobre 2020
In un’annata difficile la filiera del rifiuto regge e si rafforza

Questo complesso anno 2020 non si è ancora concluso, ma dati e statistiche fotografano un periodo di grandi incertezze per l’intero comparto industriale. Il lockdown ha impresso notevoli mutamenti nelle abituali tendenze dei mercati e modificato comportamenti sociali radicati, mettendo spesso a rischio la quotidianità. Una nota positiva viene, però, dalla tenuta salda del comparto collegato all’ “economia circolare“, cioè quell’ampio novero di aziende che anche in un periodo di forti squilibri ha saputo rispondere a una evidente emergenza garantendo – senza scossoni – la normale attività di raccolta dei rifiuti organici prodotti dai comuni italiani e il loro smaltimento negli impianti di compostaggio e digestione anaerobica: le nostre città ringraziano per un servizio di salvaguardia delle condizioni igienico-sanitarie, particolarmente essenziale durante lo sviluppo pandemico.

Occorrerebbe un tributo alle aziende di questo settore.

Ci ha pensato il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) che, ogni anno, in occasione del concorso dei Comuni Ricicloni promosso da Legambiente, conferisce un premio speciale a qualche «eccellenza» distintasi nell’ambito della filiera e che quest’anno ha prescelto due realtà rappresentative dell’intero comparto, volendo così sottolineare i meriti di ognuno e il concorso di tutti.
I premiati sono FISE Assoambiente (che rappresenta le imprese del settore dell’igiene urbana, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali, nonché bonifiche) e Utilitalia (Federazione tra le Aziende operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas).

Un riconoscimento importante che testimonia anche l’ampia visione del CIC, organizzazione senza fini di lucro che si occupa di promuovere e valorizzare le attività di riciclo della frazione organica dei rifiuti e ha come finalità la produzione di compost e biometano, con più di centotrenta consorziati fra produttori o gestori di impianti di compostaggio e di digestione anaerobica, associazioni di categoria, studi tecnici, laboratori, enti di ricerca, produttori di macchine e attrezzature.

Il CIC è impegnato da anni nei processi di miglioramento della qualità dei rifiuti organici e della raccolta differenziata anche attraverso il Marchio Compost di Qualità CIC e il Marchio Compostabile CIC, un servizio che oggi garantisce l’oggettiva compostabilità dei manufatti biodegradabili durante il recupero del rifiuto organico negli impianti di compostaggio su scala industriale.

Siamo nel cuore dell’economia circolare, nel pieno di quel piano d’azione che la Commissione Europea ha individuato come strategia per favorire la transizione verso una competitività e una crescita economica veramente sostenibile.

La società del futuro, insomma…

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