Alla Conferenza Globale sul turismo del vino di Alba le tendenze del prossimo futuro

Cresce la quota di “turisti del vino”, ma ora occorre più attenzione alla sostenibilità intesa come rispetto delle comunità locali e dell’ambiente…

Settembre 2022
Alla Conferenza Globale sul turismo del vino di Alba le tendenze del prossimo futuro

Si chiama Unwto ed è l’organizzazione internazionale dell’ONU che si occupa del coordinamento delle politiche turistiche e promuove lo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile.
Quest’anno si è riunita in Italia, ad Alba, nel cuore del territorio dei vini di Langa per la sua sesta Conferenza Globale, “6th UNWTO Global Conference on Wine Tourism”, per riflettere sulla situazione contingente stretta tra i postumi della pandemia, la recrudescenza della guerra russo-ucraina e le difficoltà causate dalla siccità e dal cambiamento climatico.

L’enoturismo in Italia vale complessivamente 2,5 miliardi di euro l’anno e muove 14 milioni di turisti che scelgono di trascorrere le proprie vacanze attratti dai luoghi del vino; un’esperienza praticata da un italiano su quattro, che incide per il 27% sul fatturato delle aziende vinicole, con una spesa giornaliera per il turista in media attorno a 85 euro o di 160 euro quando sceglie di pernottare nelle località prescelte.

Oggi il turista è divenuto più esigente, attivo, innovativo. Ricerca nuove e più coinvolgenti esperienze in grado di emozionarlo, arricchirlo, soddisfare le sue più svariate esigenze. Nuovi target si sono affacciati sul mercato, confermando che il viaggio enoturistico non è solo più appannaggio degli appassionati, ma affascina un pubblico ampio fatto di single, famiglie con bambini, donne e giovani.

Roberta Garibaldi, Ceo di Enit, ha illustrato i 10 punti nevralgici che caratterizzano i trend del futuro, tra i quali spicca la necessità del raggiungimento di una sostenibilità non soltanto ambientale ma anche sociale: 7 turisti italiani su 10 si dichiarano più propensi a visitare un’azienda di produzione se questa ha in essere progetti di sostegno alla comunità locale. La filiera vitivinicola italiana, infatti, è caratterizzata da una spiccata propensione ad iniziative di sostenibilità ambientale e per il futuro, ha ricordato Carlo Petrini, sarà necessaria più attenzione alla sostenibilità intesa come rispetto delle comunità locali e ad un turismo che non si misuri solo in numero di presenze, “perché la crescita non può essere sfrenata”.

La domanda turistica si sta sviluppando verso la ricerca di spazi aperti attraverso tour in bicicletta, e-bike, mountain bike, trekking del vino e del gusto, corsi di yoga e pilates, lezioni di arte nei vigneti, immersioni nella natura: il 50% dei turisti italiani sceglie le Spa a tema vino e il 40% i corsi di pittura.

L’enoturismo italiano si trasforma anche nelle sue modalità di accogliere il turista per un’esperienza a 360°. Le cantine si legano agli alberghi, offrono nuove proposte di pernottamento nei vigneti (wine glamping), e creano ristoranti gourmet al loro interno dove il vino si accompagna a piatti di eccellenza a base di prodotti locali. Il 48% degli italiani desidera pernottare in un albergo tematico, il 25% in glamping, il 68% pranzare o cenare in cantina.

(Alessandro  Mortarino)

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