Dethona 2.0, la nuova sottozona dei Colli Tortonesi

“Derthona”, nome romano di Tortona, è già divenuto per molti produttori il segno distintivo dei loro vini a base Timorasso

Febbraio 2020
Dethona 2.0, la nuova sottozona dei Colli Tortonesi

Il 31 gennaio 2020, a Tortona, è stata presentata da parte del Consorzio Tutela Vini dei Colli Tortonesi, la proposta di creazione della sottozona Derthona per la valorizzazione del vitigno Timorasso.

Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio, ha evidenziato come “Derthona”, nome romano di Tortona, sia già divenuto per molti produttori il segno distintivo dei loro vini a base Timorasso; un modo per non parlare del vitigno ma per focalizzare la comunicazione sul territorio.

Walter Massa, poliedrico e carismatico produttore nonché presidente della Strada del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonesi, è stato il primo a credere e investire nel Timorasso. Senza di lui questo vitigno dalla lunga storia sarebbe andato dimenticato e perduto.
È il 1987 quando Walter Massa vinifica i primi 10 quintali di uve. Anno dopo anno, si rende conto come per questo vino l’ingrediente fondamentale sia il tempo che gli consente di esprimersi al meglio fino a diventare il primo vino bianco italiano che necessita di un anno di affinamento prima di uscire sul mercato.

Il disciplinare della nuova sottozona, in attesa di approvazione da parte del Ministero, prevede la definizione della zona di coltivazione sia in termini di superficie che di altitudine; per preservare al massimo la qualità dell’uva, per ogni comune sono state definite le quote all’interno delle quali è possibile rivendicare la sottozona. Il titolo alcolometrico minimo è stato definito nel 12,5% vol e nel 13% per la versione “Riserva” mentre l’estratto minimo verrebbe confermato rispettivamente a 17 gr/l e 18 gr/l. Il Derthona potrebbe essere messo in commercio dal 1° settembre dell’anno successivo alla vendemmia o, se riserva, dal 1° marzo del terzo anno successivo alla vendemmia. L’attenzione all’ambiente di concretizzata nel peso massimo (600 gr) previsto per la bottiglia da 0,75 l: insomma, meno vetro e più concentrazione sul prodotto.

(Paolo Valente)

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