Barolo: la lunga storia del successo di un vino invidiato dal mondo

Anno di grazia 1963: lo stipendio medio di un operaio è di circa 60.000 lire al mese, gli italiani viaggiano in tram con un biglietto del costo di 60 lire e con 180 lire si può acquistare un chilo di pane: siamo nel pieno del boom economico generato dalla ricostruzione postbellica.

Ma il 1963 è anche l’anno in cui i vini di qualità trovano una piena legittimazione grazie a una norma dello Stato (la legge 930 del 12 luglio 1963) che istituisce le Denominazioni di origine.

Il Barolo è uno dei primi a beneficiarne e quell’atto formale può essere considerato come la pietra miliare del passaggio definitivo dalla percezione collettiva di un “vino dei re” ora palesemente divenuto il “re dei vini”, grazie al lungimirante lavoro di molti pionieri.

Giancarlo Montaldo ripercorre nel numero 3/2020 di Barolo & Co. (nomen omen…) il susseguirsi cronologico di questo percorso nell’ultimo secolo e mezzo, corredandolo con cifre e statistiche che ne scandiscono le tappe peculiari.
Storia. Ma anche stimoli per osservare il futuro e le scelte che condizioneranno i traguardi ancora da raggiungere.

Qui potete leggere l’articolo integrale di Giancarlo Montaldo.

Ma a Barolo & Co. piace anche farvi “toccare” con… gli occhi l’offerta odierna di qualità di questo vino importante e quindi vi segnaliamo anche una nostra scelta di etichette e di produttori, con un augurio: che possiate sorseggiare il loro Barolo uno ad uno, come abbiamo fatto noi.