Lungo la costa tirrenica della Toscana, comprese le isole dell’arcipelago, le varianti gastronomiche sul pesce, i molluschi e i crostacei sono praticamente illimitate e quasi sempre ben riuscite.
Viareggio, nel cuore della Versilia, riassume un po’ tutte le diverse situazioni per la presenza di molti ristoranti di ottimo livello e di un ricco mercato che garantisce il necessario approvvigionamento. Di conseguenza, basta orientare la bussola nella direzione più favorevole per soddisfare i momentanei desideri, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Uno dei miei luoghi di culto preferiti è indubbiamente costituito dall’atmosfera di serenità che si vive presso la Trattoria del Buonamico condotta da Massimo e Lena Barsotti. L’esercizio fu aperto addirittura nel 1901 in prossimità del porto, in un’area molto popolare e veniva frequentato soprattutto dai pescatori, i quali vi trascorrevano il loro tempo libero. In seguito diventò un punto di ritrovo di letterati e artisti di chiara fama. Tra questi: il pittore Lorenzo Viani, i poeti Enrico Pea, Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale, e l’attore Ettore Petrolini.
Il fascino della storia, allora, garantisce un particolare valore aggiunto agli esiti soddisfacenti della sosta, tra una delizia e l’altra. Le specialità sono parecchie, già a partire dagli antipasti che cambiano con le disponibilità stagionali. L’apertura può magari consistere nella buonissima vellutata di ceci e porri con baccalà mantecato, la quale risalta per la composita armonia dei sapori. Convincono, a seguire, sia l’insolito carpaccio scottato di tracina con caponata autunnale sia la sarda marinata nell’aceto di mele con sedano, datterino e ricotta. Non comuni, e di gustosa vivacità, le crocchette di sgombro alla pizzaiola che dimostrano quanto differenti possano essere le interpretazioni delle peculiarità di un “pesce povero”. Le acciughe ripiene alla senape rustica con purea di patate anticipano la sopraffina sostanza dei paccheri al sugarello, concassé di pomodoro, timo e sentore di limone. Un classico, adesso: gli spaghetti alle acciughe e pane povero alle erbe. Giungono a proposito a ribadire la quasi sconosciuta bontà del pesce azzurro al quale troppo spesso si antepongono specie di allevamento di infima categoria. Qui al “Buonamico” viene abitualmente riposta una lodevole attenzione alla lunga preparazione del tradizionale cacciucco “alla viareggina”, la famosa zuppa è causa di un interminabile contenzioso con Livorno, per la specifica versione, per stabilire quale possa essere la migliore. Seguendo l’esempio di Ponzio Pilato, meschino, mi astengo dal formulare un giudizio in merito sentendomi esclusivamente di suggerire in un caso o nell’altro, indifferentemente, un vino rosso di fresca serbevolezza. Più o meno simili, sui due fronti, gli elementi impiegati oltre alle fette di pane tostato soffregate con un po’ d’aglio: seppie, polpi, cozze, cicale, palombo e chi più ne ha più ne metta. Fondamentale, però, è il massimo rispetto dei tempi di cottura di ciascuno. Mi allontano dalla spinosa questione rivolgendo le mie attenzioni nei confronti della palamita al forno con patate, pomodori e olive che risponde con un esito più che felice alle aspettative. Confesso i miei dubbi a Massimo ed egli, da buon amico, replica con un sorriso proponendo il dolce: la torta di mele calda con gelato al fior di panna.
I VOTI
Ambiente 7 e ½ (atmosfera familiare); vellutata di ceci e porri con baccalà mantecato 8; carpaccio scottato di tracina con caponata autunnale 7; sarda marinata nell’aceto di mele con sedano, datterino e ricotta 7; crocchette di sgombro alla pizzaiola7; acciughe ripiene alla senape rustica con purea di patate all’aceto 6 ½; mezzi paccheri al sugarello, concassé di pomodoro, timo e sentore di limone 8 ½; spaghetti alle acciughe e pane povero alle erbe 7; palamita al forno con patate, pomodori e olive 7 ½; torta di mele calda con gelato al fior di panna 7.
TRATTORIA BUONAMICO
Trattoria Buonamico
Via S. Andrea, 27/29
55049 Viareggio (LU)
Tel. 0584.943266
www.trattoriabuonamico.it