Ristorante Antinè a Barbaresco

I ristoranti del cuore – Barbaresco (CN)

Salvatore Marchese Dicembre 2017
Ristorante Antinè a Barbaresco

Nel corso degli ultimi anni il livello medio della ristorazione sia nelle Langhe sia nel Roero si è progressivamente elevato raggiungendo traguardi importanti.

La tendenza è tuttora in atto e promette di evolversi felicemente via via tenendo il passo dei tempi.

Il fenomeno è stato favorito dalla coincidenza di diversi fattori positivi quali il sensibile aumento del turismo enogastronomico, l’affinamento delle esigenze dei visitatori e la specializzazione professionale degli operatori, spesso giovani di sicura intraprendenza. Accanto alle specialità proprie della più genuina tradizione piemontese figurano così ricette innovative che contemplano magari la presenza di pesci, molluschi e crostacei. Il che permette di fronteggiare un po’ tutte le situazioni con risultati soddisfacenti nella scelta degli stessi abbinamenti dei vini.Un significativo esempio di quanto affermato è fornito, tra gli altri, dal ristorante Antinè di Barbaresco, situato al primo piano di uno storico edificio che è di proprietà del Comune. Il giovane chef Manuel Bouchard, originario di Pinerolo, che è stato a bottega da Antonino Cannavacciuolo, nel corso del 2014 ne ha assunto la gestione cercando una propria dimensione espressiva. Nessun pregiudizio, allora.

Nella carta convivono gustosamente, per la gioia degli ospiti, la carne cruda all’albese e i gamberi con carote, barbabietole e ginepro; l’“aglio, olio, peperoncino e calamari” e i tortelli con crudo e burrata, scampi e brodo di vitella; la guancia di fassona con riduzione al Barbaresco e il branzino con cipollotto, ricci di mare e acetosella. Tutto è preceduto dall’accattivante insieme delle piccole prelibatezze dell’entratina tra le quali possono risaltare la delicatezza di una soave crema di cipolle o la stuzzicante vivacità del “finto” peperone giallo ripieno di bagna caoda e di quello rosso piccante, farcito di tonno e capperi oppure il composito sapore del biscotto di olive nere e gel di mango.

Il ventaglio delle proposte è naturalmente legato all’andamento delle stagioni e alle disponibilità del mercato. Non esistono limitazioni, per fortuna, alla presenza del vitello tonnato, verso il quale nutro una particolare preferenza. È buono, e mi diverto ad assaggiarlo con le diverse tipologie di pane servite in tavola, complessivamente pregevole nell’impasto: alle olive, alle nocciole e con il lievito “madre”, senza contare i grissini. Insolita, a seguire, la giardiniera di verdurine, che una volta rappresentava il punto centrale del cosiddetto “antipasto all’italiana”, praticamente scomparso, con la selezione di salumi: cime di cavolfiore, carote e tanti altri ortaggi opportunamente conciati, sistemati in un colorato mosaico. Un piatto vegetariano? Il rispetto per la storia mi suggerisce l’assaggio dei rituali agnolotti del plin, qui detti raviolini. È la curiosità, piuttosto, che mi spinge verso gli gnocchi di patate con la trippa e le zucchine “trombetta”, senz’altro di sontuosa sostanza e di inaspettata raffinatezza. Nel calice, intanto, il vino dischiude completamente i suoi profumi e conferma le sue virtù, da me apprezzate da almeno di trent’anni: è il Langhe Nebbiolo 2015 dei Produttori del Barbaresco.Il rosso manifesta pienamente le sue peculiarità con l’eccellente piccione con la salsa barbecue, elegantemente “disegnato” sul piatto nelle sue varie sezioni: la suprema cotta in padella, la coscia panata e fritta e il ragù di interiora alla birra, completate dalla pannocchia abbrustolita e, appunto, dalla salsa barbecue. Il finale dolce è da copione langhetto con l’interpretazione del bonét, elaborato in tre versioni. Meno scontata, invece, la grazia sottile della piccola pasticceria con “funghi porcini”, praline al cioccolato al latte, nocciola, cannella e limone e numerose altre delizie.


I VOTI

Ambiente 7 e ½ (luminoso; arredato con buon gusto; poco più di una ventina i coperti); entratina 7; tipologie di pane 7 e ½ (8 quello alle olive); vitello tonnato 7 e ½; giardiniera 6 e ½; raviolini del plin 7 e ½; gnocchi con trippa e zucchine “trombetta” 8; piccione con salsa barbecue 8; dolce e piccola pasticceria 7 e ½. Vino: Langhe Nebbiolo 2015 Produttori del Barbaresco 7 e ½; servizio 8 (gentile, di cortese efficienza; la regia della sala compete a Monica Moschetti).


RISTORANTE ANTINÈ A BARBARESCO

Via Torino, 16
12050 Barbaresco (CN)
Tel. 0173.635294
Chiuso mercoledì
E-mail: info@antine.it
Sito internet: www.antine.it

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