Questo sembra configurarsi come il posto ideale nel quale soggiornare a lungo per leggere e scrivere, sognare o dormire.
E, s’intende, mangiare e bere bene: meglio se si hanno a disposizione agnolotti del plìn e Barolo. Gli accenni ben auguranti fanno riferimento al ristorante e alle camere della “Locanda in Cannubi”, la bella e luminosa struttura che sorge tra i filari dell’uva Nebbiolo destinata a dare “il re dei vini o il vino dei re”, sua maestà il Barolo. La cucina è di primissimo ordine e la carta dei vini annovera parecchie etichette di elevata qualità. Il sigillo di garanzia è fornito nel coinvolgimento dell’impresa condivisa con Andrea Bevacqua e della famiglia Bertolini – Gianni, Palmira ed Enrico – con la quale intrattengo rapporti di sincera amicizia fin dall’epoca della meravigliosa vendemmia dell’annata 1982.
Le fiduciose speranze del buon auspicio vengono immediatamente suffragate dall’accattivante entratina costituita dall’insolito sposalizio tra l’insalata russa e i bocconcini di salsiccia di Bra. Il vino è una sorpresa, per altro gradita: si tratta del Langhe Nascetta Borea, un bianco che esprime la propria freschezza con delicate note aromatiche. La sua presenza nell’ambito del territorio del comune di Novello risalirebbe a tanto tempo addietro e sarebbe documentata da attendibili studi ampelografici. Pare che una volta il nome esatto fosse “Nas-cetta”. Da alcuni anni ha preso il via una importante fase di recupero del vitigno e il consumo del vino è in progressivo aumento. L’antipasto – “la Langa al piatto”- è disposto sul piatto di servizio quasi fosse la tavolozza di un pittore in procinto di fissare sulla tela le sue inquietanti emozioni. La sequenza dei cromatismi comprende il giallo del peperone ripieno, le acciughe al verde, il rosa del vitello tonnato, l’avorio del tonno di coniglio e le inconfondibili sfumature della carne di vitello battuta al coltello. Il composito insieme richiede inevitabilmente l’ausilio di un compagno di viaggio di maggiore struttura. Le circostanze consigliano allora l’accostamento del Roero Arneis Canorei della tenuta Carretta, che ribadisce la sua sperimentata autorevolezza enoica. Il prodotto del Roero recita una parte di primo piano anche con i voluttuosi ravioli di fonduta con soffice di porro, riduzione di fondo bruno e tartufo nero. Tra le possibili alternative la carta annuncia la disponibilità dei “brasatelli”, ravioli ripieni di stracotto al Barolo, o il risotto Carnaroli al nero di seppia con gamberi, lardo di Arnad e pinoli tostati. Sono seducenti pure i secondi. Per dire: la faraona nostrana all’uva e miele, o le costolette di agnello al rosmarino. Tuttavia, per conferire l’opportuno slancio al grande rosso che mi attende, indirizzo le mie scelte verso il “piccolo” fritto di frutta e verdura con panatura salata e dolce. Il che significa: uva, pera, mela, albicocca, amaretto, semolino, melanzane, cavolfiore, funghi, finocchio, zucca, zucchini e altro ancora. Asciutta, croccante, leggiadra, la frittura è contraddistinta dal susseguirsi di una infinità di gusti tutti doverosamente definiti. Buonissimo, di pari passo, si rivela il Barolo Cannubi 2012 di Serio e Battista Borgogno, la cui cantina apre i battenti a pochi passi dalla locanda. Il vino manifesta via via l’eleganza del suo bouquet. Il velluto della sua stoffa è ancora increspato da lievissime note tanniche che preannunciano l’eleganza dell’evoluzione in divenire. La sua identità varietale è caratterizzata dai sentori di piccoli frutti e rosa e da accenni speziati. Le sensazioni mutano con il trascorrere dei minuti e toccano l’apice della raffinatezza con l’eccellente vassoio dei formaggi. Le tome sistemate attorno al Castelmagno sembrano danzare seguendo la musica suonata dal Barolo Cannubi. Il dolce: “gioco d’autunno”. Allora: mousse di ricotta e mela, marroni canditi, purea di cachi e gelato di castagna.
I VOTI
Langa del Barolo 9 (da conoscere in tutte le stagioni); ambiente 8 (per la luce); insalata russa e salsiccia di Bra 7; “Langa al piatto” 7 e ½; ravioli di fonduta, soffice di porro e riduzione di fondo bruno e tartufo nero 8 e ½; piccola frittura di frutta e verdura 8; vassoio di formaggi 7 e ½; “gioco d’autunno” 7 e ½. Vini: Langhe Nascetta Borea Rivetto 6 e ½ (una novità); Roero Arneis Canorei Tenuta Carretta 7 e ½ (una conferma); Barolo Cannubi di Serio e Battista Borggno 8 e ½ (un grande rosso).
LOCANDA IN CANNUBI
Via Crosia, 12
12060 Barolo (CN)
Tel. 0173.56294
Chiuso: mercoledì tutto il giorno e domenica sera