L’autunno delle ripartenze

L’estate è terminata e il terzo numero dell’anno di Barolo & Co. è pronto e prossimo a sollecitare la vostra lettura attenta e curiosa. Un numero ricco si suggestioni, come sempre, che indaga tra le mille storie dei vini: questa volta al centro dell’attenzione troviamo il Dogliani, il Roero, i vitigni rari come Becuet, Baratuciat e Bien Ver, gli autoctoni delle Colline Saluzzesi e del Pinerolese, il Chianti Classico, la MeGA Cerequio nel mondo del Barolo e il Loazzolo.
E poi il Fagiolo Cuneo IGP, l’Olio Dop Molise, i peperoni, il porro di Cervere, le mele e le pere, le virtù del ginepro e tanti sussulti di quella relazione profonda che lega l’uomo alla terra. E c’è altro, ma vi lasciamo il gusto della sorpresa: buona lettura!

Giancarlo Montaldo Settembre 2021
L’autunno delle ripartenze

Già l’estate 2021 è stata foriera di maggiori certezze e speranze, ma l’autunno si sta rivelando come la vera stagione della rinascita. E non solo, perché l’annata 2021 si annuncia nella vigna e in cantina come un grande evento produttivo. Molti ritengono che l’autunno 2021 segnerà il definitivo abbandono delle incertezze, chiusure e rinunce coincise con l’epoca triste del Covid.

Anche il turismo, in particolare quel turismo del vino e delle cose buone che porta sulle colline dove la vite è regina sempre più persone, che diventano sempre più attente ai temi della qualità e dell’origine, sta segnando incrementi di presenze anche a doppia cifra non solo rispetto al 2020 quando i movimenti erano stati molto frenati, ma anche in rapporto agli anni passati, quando non c’erano ostacoli al viaggio e all’incontro.

I posti del vino non sono per i loro turisti delle mete di ripiego viste le difficoltà di andare oltre. Non è così: nei gesti e nei comportamenti c’è una sorta di consapevolezza che fa dire alla gente che queste non sono rinunce. Forse si sbagliava negli anni passati quando – invece di orientare il cammino verso le colline dove la vacanza è davvero relax – si andava alla ricerca di mete esotiche, di avventure oltre confine e di luoghi più insoliti possibile.
Se è vero che il Covid ha spazzato via tante certezze, d’altro canto ha anche fatto riflettere sulla vita e sui suoi obiettivi, sui temi della felicità e sul confronto tra l’attimo fuggente in giro per il mondo e un tratto di tempo gradevole che si può replicare in mille parti d’Italia.

Anche il vino ha i suoi meriti, così come ce l’hanno le sue colline, i suoi interpreti e tutto quel grande corollario di situazioni collaterali che aiutano il vino stesso a divenire ancora più accattivante.

Durante l’estate 2021 la redazione di Barolo & Co. ha continuato a lavorare e lo ha fatto per dare forma e sostanza a un nuovo numero della rivista, quello di settembre 2021. Numero nuovo, temi rinnovati, sempre nel rispetto dei riferimenti che in tutto questo tempo hanno guidato il lavoro.

Anche stavolta, gli argomenti privilegiati sono quelli del vino: il Dogliani, il Roero, i vitigni rari come Becuet, Baratuciat e Bien Ver, gli autoctoni delle Colline Saluzzesi e del Pinerolese, il Chianti Classico, la MeGA Cerequio nel mondo del Barolo e il Loazzolo.
Le terre del Pinerolese raccontano i loro itinerari cicloturistici e il turismo dei sentieri ha una meta prestigiosa, quella da Barolo a La Morra con ritorno a Barolo. C’è poi il richiamo di un museo a cielo aperto, che racconta la vigna ed è ospitato a due passi dal Castello di Grinzane Cavour.

Il mondo affascinante del cibo descrive il fagiolo e il Fagiolo Cuneo IGP, l’Olio Dop Molise, i peperoni nel mondo, il porro di Cervere e le proprietà salutistiche e gastronomiche del ginepro.
Il focus sulla frutticoltura piemontese è dedicato a mele e pere, mentre il fenomeno dei Wine Club è svelato nella rubrica dedicata ai mercati.

Altri approfondimenti riguardano il rapporto tra la vigna e l’erba, la viticoltura che modifica le colline, il pascolamento di animali nelle vigne e, nello spazio dedicato all’Economia Circolare, lo sfruttamento delle biomasse per le energie alternative.

Le rubriche culturali raccontano i personaggi di Anna Schneider e Giacomo Tachis, la storia del Coronata e con la rubrica “Da leggere e da vedere” propongono alcuni libri per una lettura rilassante. I racconti della ristorazione, dei locali del vino e dei negozi di specialità tornano nelle rubriche dedicate. E Vincenzo Reda ci regala un nuovo racconto “di vino”.

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