I LOCALI DOVE IL VINO E’ PROTAGONISTA
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Bar degli asinelli, Genova
Per chi ci arriva la prima volta l’impressione è che fino a quel momento non conosceva veramente Genova. Lì scorrono gli umori intensi della città, quella autentica, delle canzoni di De Andrè. La via è quella del Canneto Lungo, ma già chiamarla via è un ossimoro, da lì nulla sembra mai essersene andato, è un carrugio, dove tutto si ferma e tutto viene inglobato. Vi s’incontrano molti giovani, ma anche gente di ogni età e ogni provenienza, ad aumentare quell’impressione capricciosa di città di mare, variopinta e dagli odori intensi. Il bar, o meglio l’enoteca, è detto “degli Asinelli”, da sempre, anche se l’appellativo vero è “Bottiglieria Onorato Marchesa”, nome della titolare che la gestisce dal 1982. Se si cerca sulle Pagine Gialle, la dicitura completa recita “Vendita Vino” ma, la Marchesa ci dice “Un tempo vendevamo anche le bottiglie, ora, con l’apertura di due supermercati vicini, non avrebbe senso, sicché serviamo solo vino al banco”. Al banco, sì ma anche ai tavolini, coperti dall’immancabile tovaglia a quadri bianchi e rossi, che hanno sostituito le vecchie botti degli anni ’60 -’70, unica modifica apportata a un locale tanto angusto quanto accogliente, “così la gente può sedersi e chiacchierare”. Gli avventori sono davvero molti studenti, teatranti, artisti, professionisti, “gente di cultura”.
Il bicchiere forte è, ovviamente, l’Asinello, “Corochinato” da un’antica tradizione genovese. Vino di Coronata, aromatizzato secondo una ricetta segreta dal 1886, molto diffuso fino a qualche decennio fa e ora rimasto appannaggio di questo e pochi altri locali. “Forse l’uva usata non è più quella di Coronata ma una bianchetta dell’entroterra”, lo produce da una trentina d’anni l’azienda Allara di Genova Prà”. È la versione ligure del Barolo o del Buttafuoco chinati e deve il suo nome all’asinello che trasporta due ceste, disegnato in etichetta.
Sedici erbe per sedici gradi, una fetta di limone, ad accompagnare un piattino di quadrotti di “fugassa”: l’aperitivo storico dei genovesi che costa un euro e mezzo e allora è facile berne più di uno, godendo dell’andirivieni, delle chiacchiere con gli altri avventori, respirando l’anima di una città.
Sugli scaffali e dentro una vetrinetta, attendono bottiglie di vini piemontesi: Barolo, Barbera e poco altro; chi va al bar degli Asinelli, è un dogma: chiede un Asinello.
Bar degli Asinelli
Via di Canneto il Lungo, 16123 Genova
Telefono: +39.010.246.8703
Referente: Marchesa Onorato
Vini al banco: alcuni vini piemontesi, soprattutto rossi e poi l’Asinello
Altri prodotti: focaccia genovese e altre specialità locali