Annata 2022, certamente al di sopra delle aspettative

Un autunno tiepido ha completato l’annata viticola 2022, complessa e densa di problemi, che ha però registrato una buona vendemmia, con una qualità delle produzioni molto al di sopra dei preoccupati presagi estivi. Ne parliamo a fondo sull’ultimo numero “invernale” di Barolo & Co., che scandaglia innanzitutto l’universo vino: Moscato d’Asti, vitigni internazionali particolari, Freisa di Chieri e vini della Collina Torinese, Cannonau di Sardegna, Cartizze, cocktail Negroni, sviluppo dei mercati. Ma il vino lega, come ben sappiamo, con il cibo e allora decliniamolo con le Chiocciole del Piemonte, con Pecorino Toscano, varietà di cavoli, Olio Dop Lamezia della Calabria, grano, cardo gobbo di Nizza Monferrato, caffè, rosa canina, arance. E poi un’impennata a 360 gradi attorno all’ambiente. Del vino e del cibo, ovviamente, elementi importanti del nostro vivere, cioè del nostro mondo.
E che l’anno che verrà porti salute, serenità e saggezza: ne abbiamo tutte e tutti un gran bisogno!

Giancarlo Montaldo Novembre 2022
Annata 2022, certamente al di sopra delle aspettative

I timori di un’annata di pessimo valore qualitativo che parecchi viticoltori azzardavano durante l’estate 2022 si è poco per volta tradotta in una produzione di ottima fattura, di sicuro ben al di sopra delle più rosee aspettative.
Certamente sono intervenuti molti fattori della produzione a cambiare le carte in tavola e a orientare le uve del 2022 verso una situazione positiva, a cominciare dalla grande capacità di adattamento che ha rivelato ancora una volta la vite: da pianta arida qual è, la vite ha cercato e trovato nei meandri del sottosuolo le risorse idriche fondamentali alla sua vita e alla sua attività produttiva.

Non sono, poi, da sottovalutare alcuni temporali rinfrescanti che hanno caratterizzato qualche tratto di agosto e settembre, vere e proprie operazioni naturali di irrigazione di soccorso che hanno mutato rapidamente la situazione.
Ma non va nemmeno trascurato l’atteggiamento professionale del viticoltore, che con la sua azione agronomica mirata ha facilitato il lavoro della pianta pur in presenza di situazioni ambientali critiche, sia per le temperature elevate sia per le limitate risorse idriche.
Non sappiamo quanto gli attuali positivi risultati della produzione viticola potranno tradursi in vini di gran qualità, di ampiezza di caratteri e di longevità spiccata. Sappiamo però che il risultato conseguito è già di per sé molto importante.

Sulle ali di questo inaspettato entusiasmo, la redazione di Barolo & Co ha lavorato per realizzare il numero “invernale” della rivista al passo con le attese dei lettori e con la qualità dei prodotti oggetto della narrazione.
Cominciamo dai temi del vino: abbiamo focalizzato l’attenzione sul Moscato d’Asti, sui vitigni internazionali particolari, sulla Freisa di Chieri e i vini della Collina Torinese, sul Cannonau di Sardegna, sulla Sottozona “Cartizze” nel Conegliano e Valdobbiadene e sul cocktail Negroni, oltre ai temi del mercato nella rubrica “Vino, cibo e mercati”.
Nelle rubriche enoturistiche abbiano puntato i riflettori sul Lazio meridionale con Cori e i Monti Lepini, sull’Alto Adige con il paese di Lana tra mele e castagne e sul Piemonte con la Fiera del Bue Grasso di Carrù.

Tra i prodotti agroalimentari vi consigliamo il racconto delle Chiocciole in Piemonte, del Pecorino Toscano, della grande varietà dei cavoli, l’Olio Dop Lamezia in Calabria, il grano, il cardo gobbo di Nizza Monferrato, il caffè e la sua produzione e la rosa canina come pianta della salute.
Nelle rubriche culturali troverete le figure di Mauro Carosso e Luigi Einaudi, la storia mediterranea dell’arancia o purtigal e l’ultimo “racconto di vino” di Vincenzo Reda.
L’attenzione per l’ambiente e l’agricoltura sostenibile è continuata nelle rubriche “Volendo si può”, “Economia Circolare”, “Agricoltura domani” e “Benessere circolare”.
È proseguito, nelle rubriche dedicate all’accoglienza di qualità, il racconto dei ristoranti, dei locali del vino e dei negozi di specialità.

Un altro anno sta terminando e cominciamo a pensare a quello che verrà tra desideri e incertezze.
Molti sperano nella neve, altri in un freddo salutare, capace anche di mitigare quel cambiamento climatico che ci sta assillando.
Noi possiamo solo suggerire ai lettori/consumatori un atteggiamento responsabile e informato nei confronti del vino e del cibo, augurando loro Buone Feste di Fine Anno.

Che l’anno che verrà porti salute, serenità e saggezza.

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