2017, un anno difficile ma costruttivo

E’ stato importante non solo sotto l’aspetto produttivo

Giancarlo Mondaldo e Luigi Biestro Dicembre 2017
2017, un anno difficile ma costruttivo

Il tempo corre e un altro anno sta per terminare. È giusto, quindi, tracciare un bilancio di questi ultimi dodici mesi.

Dal punto di vista produttivo, nella rubrica “Tendenze” troverete descritto in modo approfondito ciò che è capitato quest’anno: le premesse ci sono tutte per disporre di nuovo di vini di qualità. Ma l’anno 2017 è stato importante non solo sotto l’aspetto produttivo. Ci sono altri elementi della realtà agricola piemontese che hanno vissuto eventi favorevoli.

Rimanendo nel mondo del vino, segnaliamo i due settori dell’Asti e del Brachetto d’Acqui, che hanno varato nuove strategie produttive e di mercato con le soluzioni dell’Asti e dell’Acqui Secchi. La denominazione Roero ha modificato le regole produttive, introducendo nel Disciplinare di produzione le cosiddette “Unità Geografiche Aggiuntive”, un sistema concreto per indicare in modo più preciso l’origine delle uve e dei vini. Anche il mondo del Vermouth di Torino ha provato a darsi alcune regole produttive per mantenere l’Indicazione Geografica prevista dalle norme dell’Unione Europea. Il decreto che il Ministero per l’Agricoltura ha varato nel marzo 2017 non è certo un modello di rigore e di lungimiranza, ma è un primo passo in avanti rispetto a una stasi di regolamentazione che durava almeno dal 1991. Il settore dei formaggi piemontesi si è arricchito di una nuova Denominazione di Origine Protetta: l’Ossolano è stato il decimo formaggio piemontese a ottenere tale riconoscimento. Nel frattempo, la redazione di Barolo & Co ci ha portato nuovi contributi dal mondo del vino e dell’agroalimentare. Restano numerosi gli approfondimenti dedicati al vino: le particolarità del Nebbiolo d’Alba, le ricchezze del Valle d’Aosta Torrette, le peculiarità del Vino Nobile di Montepulciano e il carattere prezioso del Moscato di Saracena. I caratteri del vitigno Barbera e l’andamento climatico del 2017 sono altri contributi alla conoscenza, insieme ai due Sorì della Barbera d’Asti e ai temi del mercato cinese.

Tra le specialità alimentari, ci siamo occupati dei formaggi Ossolano e Bettelmatt, dell’arancio e dell’arancia, del maiale nero e di quello rosa, dell’olio extravergine di Canino, del bergamotto di Calabria e delle bacche di goji. Il turismo enogastronomico ha orientato i viaggi verso Vercelli e le sue specialità, i mercatini di Natale in Alsazia e a Norimberga e al Museo del pane a Sèlestat, ancora in Alsazia. Le attenzioni culturali sono andate alla nascita delle Scuole Enologiche e all’ampelografo Giuseppe di Rovasenda. “Romanticamente vino”, rubrica finora dedicata alla poesia, è diventata “Musicalmente vino” e ha iniziato a raccontare il vino nella musica con le canzoni del cantautore Ligabue. Infine, è proseguita la ricerca nel mondo della ristorazione e dei winebar: le rubriche “Fornelli d’Italia” e “Il vino al banco” hanno rintracciato e proposto nuovi locali da visitare e gustare.

Natale e Capodanno non tarderanno ad arrivare. Questa è l’occasione giusta per augurare a tutti Buon Natale e, soprattutto, un Felice Anno Nuovo.

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