Giulio Bava, enologo astigiano già presidente di Assoenologi Piemonte e Valle d’Aosta, titolare con la famiglia della Casa Vinicola Cocchi, una delle aziende fondatrici del Consorzio Alta Langa, è stato confermato alla presidenza del Consorzio per la terza volta.
Con lui è stato riconfermato alla vicepresidenza Giovanni Carlo Bussi di San Marzano Oliveto (AT) in rappresentanza dei viticoltori.
Insomma, squadra che vince non si cambia e questa rielezione viene letta in sostanza come un riconoscimento al lavoro positivo svolto negli ultimi anni.
In effetti l’Alta Langa Docg sta vivendo un grande momento di affermazione e l’obiettivo posto nel 2016 di riuscire a raddoppiare la superficie vitata per arrivare a circa 200 ettari di vigneto Alta Langa è stato ampiamente superato. Sono già 230 gli ettari impiantati e con la vendemmia 2018 la denominazione veleggia sopra il milione e trecento mila bottiglie. “Considerando i vigneti in crescita supereremo a breve i due milioni di bottiglie” prevede il presidente. E il bando regionale appena chiuso consentirà ai viticoltori l’impianto di altri 40 ettari.
Lo spumante piemontese, che tra l’altro è anche Official Sparkling Wine della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, si sta guadagnando sempre maggiore considerazione e un profilo elevato grazie anche a eventi di promozione come “La Prima dell’Alta Langa” riservato al mondo dell’Horeca e alla stampa.
“C’è interesse sull’Alta Langa non perché sta crescendo la tendenza al consumo di bollicine, ma perché è un vino di qualità che nasce da un progetto di qualità” spiega Giulio Bava.
Doc dal 2002 e Docg dal 2011, l’Alta Langa è un vino spumante metodo classico a base di Pinot nero e Chardonnay prodotto sulle colline delle province di Cuneo, Asti e Alessandria ad altitudine non inferiore a 250 m.s.l.m. Può essere solo millesimato e resta sulle fecce minimo 30 mesi nelle versioni spumante e spumante rosato, 36 mesi per i vini con la menzione Riserva.
Oggi il Consorzio di Tutela Alta Langa conta 42 cantine aderenti e circa 80 soci viticoltori.
Foto: Giulio Morra