Promuovere il Dolcetto tra le eccellenze vitivinicole piemontesi è l’intento di un’azione congiunta decisa da Regione Piemonte, Consorzi di Tutela coordinati dal super Consorzio Piemonte Land of Perfection, Enoteche Regionali e Botteghe del Vino piemontesi.
Vino storico, un tempo si diceva “quotidiano”, così tradizionalmente legato alla tavola e al territorio piemontese che ha trovato molte e diverse declinazioni sulle colline della regione subalpina con ben 9 Doc riconosciute via via a partire dal 1972 e oggi anche 3 Docg: Dogliani Docg, Diano d’Alba Docg, Ovada Docg, Dolcetto d’Alba Doc, Dolcetto d’Asti Doc, Dolcetto d’Acqui Doc, Colli Tortonesi Dolcetto Doc, Langhe Dolcetto Doc, Monferrato Dolcetto Doc, Pinerolese Doc Dolcetto, Dolcetto di Ovada Doc e Piemonte Dolcetto Doc. Parliamo di più di 3800 ettari coltivati con l’omonimo vitigno – ma erano quasi 6.000 alla fine degli anni ’90 – per una produzione regionale di oltre 20 milioni di bottiglie.
Un vino rosso originale per le sue tipiche fragranze fruttate, di una bevibilità perfettamente adattabile a un consumo moderno e informale che, se nel tempo ha perduto fascino sul mercato italiano – era diffusissimo soprattutto nelle regioni di maggior consumo come Piemonte e Liguria – non ha mai trovato il sostegno dell’internazionalizzazione che ha contraddistinto altri grandi rossi piemontesi. E questo sembra essere uno degli intenti dell’operazione, secondo le intenzioni espresse dall’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero nella recente conferenza stampa di lancio della campagna.
Le azioni promozionali previste per dare visibilità a ” 2019 – Anno del Dolcetto” comprenderanno tutta una serie di eventi vinicoli oltre all’animazione di comunicazioni su web e social media anche attraverso una pagina web dedicata: https://www.visitpiemonte.com/it/gusto/vino/dolcetto-piemonte.